IL DOCUMENTARIO

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La seconda edizione del Festival della Scala Musicale Locrese Locrian Department, svoltasi nel 2021, è stata progettata intorno all’idea di documentazione, produzione e divulgazione, confluita nella realizzazione di un Documentario che ha permesso di celebrare questo universo musicale, che con le sue note ha scandito un viaggio senza tempo nella bellezza dei luoghi magici della Locride, con l’intento di valorizzare attraverso la creatività, le magnifiche origini di una preziosa civiltà e della sua storia sopita.

Il Festival ha invitato in residenza due tra i musicisti più talentuosi del panorama internazionale: il Maestro Daniele Roccato del Conservatorio Santa Cecilia di Roma al contrabbasso e il maestro Marco Colonna del Conservatorio F. Morlacchi di Perugia ai clarinetti.

Dalla registrazione audio/video del loro concerto di libera improvvisazione sono state estratte immagini e musica utilizzate nella colonna sonora del Documentario.

Il Festival ha invitato il percussionista Massimo Cusato a presentare il suo libro “ABC del Tamburello Tradizionale Calabrese”, il primo manuale didattico sul tamburello in cui racconta la sua importante esperienza internazionale, la storia e la cultura di questo straordinario strumento. Uno spettacolo multimediale, un viaggio nella tradizione.

Il Festival ha invitato il virtuoso Francesco Loccisano, Maestro presso il Conservatorio Tchaikovsky di Catanzaro, a suonare la sua preziosa chitarra battente insieme al clarinettista Marco Colonna e alla cantante e compositrice Alessandra Laganà, in un esercizio di stile nel rapporto tra poesia, canzone d’autore, sonorità della tradizione Calabrese e musica contemporanea.

La colonna sonora si basa sull’alternanza di generi musicali che spaziano tra Tradizione e Avanguardia: musiche di composizione istantanea, brani originali di musica elettronica, musica della tradizione calabrese.

Stefano Giorgi, torinese, pittore e artista digitale, è stato invitato in residenza con la consegna di creare opere di pittura sull’acqua ispirandosi agli importanti reperti archeologici rinvenuti presso gli scavi dell’antica Colonia della Magna Grecia di Locri Epizefiri. Ciò ha consentito un magnifico gioco tra storia e contemporaneità, tra la Consegna Culturale Magno Greca e i linguaggi contemporanei d’avanguardia.

I testi, estratti dalle opere di alcuni degli scrittori calabresi più rappresentativi – Corrado Alvaro, Mario La Cava, Saverio Strati … – recitati da una voce narrante, raccontano il territorio della Locride e i magnifici luoghi esplorati, attraverso le testimonianze poetiche dei loro testi, che mettono in evidenza virtù e contraddizioni del popolo di Calabria.

A suggellare l’intera operazione, l’invito in residenza del regista Colombiano Andrés Arce Maldonando, a cui sono state affidate le riprese per la realizzazione del Documentario.

Il Documentario Locrian Department è la dimostrazione tangibile del lavoro svolto dal Festival e del suo obiettivo: fondere insieme diversi linguaggi ed espressioni artistiche che dialogano, con lo scopo di esaltare la bellezza.

È importante affermare che questa operazione di divulgazione culturale ambisce con forza ad utilizzare la Scala Musicale Locrese come “Bandiera”, come “Landmark”, per invitare istituzioni e artisti nazionali e internazionali a confrontarsi sul rapporto tra storia e linguaggi artistici contemporanei, e rimettere al centro della contrattazione e della progettazione culturale i giacimenti archeologici, architettonici e paesaggistici del territorio.

Tutti gli artisti coinvolti dal Festival, divenuti, con la loro partecipazione, parte attiva e integrante del documentario, hanno vissuto nella Locride, lavorando insieme e mettendo a disposizione la loro arte e le loro opere in un’azione concreta di scambio interculturale e di animazione territoriale.

La comunicazione digitale, per la realizzazione del sito web e la gestione dei social, è stata affidata ad Alberto Addonisio. Durante lo svolgimento del Festival e delle attività spettacolistiche, la copertura dei post ha coinvolto migliaia di persone e generato  un volume rilevante di interazioni. Attraverso queste attività abbiamo ricevuto molte manifestazioni d’interesse, tra cui 47 email di artisti ed operatori culturali interessati a partecipare attivamente alle prossime edizioni del Festival.